sabato 22 giugno 2013

Guardate questa invenzione!!! E' fenomenale!!


https://www.facebook.com/photo.php?v=10201220445263596

CHE DOLCE!!

Ciao ragazze guardate cos'ho trovato... Non è dolce???


«Papà, lo sai che Matteo è innamorato di me?»
«Ma no, sicuramente gli piaci, ma innamorato è esagerato.»
«Ma non vuol dire la stessa cosa?»
«No amore, essere innamorati vuol dire ben altro..»
«Quindi se lui mi aiuta a colorare, mi chiude il grembiulino, lava i pennelli per gli acquarelli anche per me, mi da il pezzo più grande della sua merenda, mi annoda i capelli tra le sue dita.. non è innamorato?»
«Oh, scusa, non sapevo di tutte queste cose. Forse è molto più innamorato lui di molti adulti. E tu, per lui intendo, cosa fai?»
«Io cerco di fare lo stesso con lui, ma lui dice che è un ometto e che gli ometti fanno tutto da soli.»

── ri-cominciareavivere, su tumblr.

BRIVIDI!!!!

Avete sentito cos'è successo a Kasnoyarsk, in Siberia questo inverno? Durante l'ora di ginnastica in un asilo, i bambini dovevano rovesciarsi in testa un secchio d'acqua gelida in un soleggiato pomeriggio a -23 gradi. E' scientificamente provato che i bambini sono più sani se corrono in costume nella neve e si rovesciano sulla testa secchi di acqua fredda. Ma questi piccoli di un asilo siberiano sono felici anche a temperature rigidissime.  La temperaturia quotidiana varia dai -10 ai -30,  se fa più freddo, la scuola viene chiusa. Il trattamento, che dura poco più di un minuto denominato "esercizi di freddo", è previsto per bambini dai 2 ai 6 anni. Ma i bimbi non sono obbligati a farlo. Se non se la sentono o se i loro genitori non vogliono, possono restare a guardare gli altri al calduccio dietro i vetri delle finestre dell'aula.
Del resto siamo noi intaliani che infagottiamo i figli: in Giappone i bimbi sotto l'anno stanno scalzi anche  d'inverno.

I capricci?

Da Baby-sitter voglio parlarvi dei terribili capricci!!. Succede al parco, al ristorante, nei negozi.. . Improvvisamente il bambino si mette ad uralre, pesta i piedi, scendono i lacrimoni e non troviamo nessun modo per calmarlo. Nei grandi scatta il timore del giudizo sociale , si preoccupano di quello che gli altri pensano e non si chiedono il perchè. Un capriccio è uno sfogo, una liberazione , per scacciare ansia e stanchezza: la confusione del ristorante, il caos del centro commercial...
Vi è mai sucesso in aereo , nel silenzio generale del decollo, di sentire un piccolo che urla? I bambini sono come le spugne , assorbono tutte le tensioni. E, quando non sono più capaci di contenerle, se le scrollano di dosso. Perchè vergognarsi del loro comportamento? Se pensate fanno quello che noi adulti vorremmo tanto potr fare. E bisogna dirlo, a volte CI FAREBBE PROPRIO BENE!. Magari sognamo di arrampicarci in cima a una montagna per gridare a squaciagola tutto quello che non ci va.
Non so se avete notato, ma più diciamo ad un bambino "Stai zitto" o "Stai buono", più in lui si scatena il bisogno di sfogarsi. Dobbiamo quindi appoggiarli,  fargli capire che siamo a loro completa disposizione, che siamo disposte all' ascolto dei loro problemi

...

mercoledì 12 giugno 2013

Più coccole per tutti!!



Coccole e carezze, baci e abbracci, ma anche sorrisi e sguardi che scaldano il cuore. Sono questi gesti a creare stati di benessere e armonia. Senza coccole si è infelici, sia da adulti che da bambini.
Uno studio condotto dagli esperti canadesi della McGill University di Montreal sui topi di laboratorio e presentato al congresso sull'origine fetale delle malattie dell'età adulta in corso a Brighton, in Inghilterra, ha dimostrato che i topolini neonati se vengono leccati più spesso dalle mamme, da adulti sono più temerari e producono meno ormoni dello stress di quelli cresciuti da mamme meno affettuose. Gli scienziati hanno potuto osservare, nel cervello dei roditori più coccolati un numero maggiore di recettori del cortisolo, un ormone dello stress. Più è alto il numero recettori, più pronta è la risposta del cervello nel combattere gli effetti negativi della sostanza.
E' stato così possibile ipotizzare un collegamento tra cure materne e attività genica. Gli scienziati ritengono che tale risultato possa rivelarsi simile anche per gli esseri umani. Detto altrimenti cure amorevoli, coccole e carezze fanno diventare più sicuri gli individui in età adulta in quanto l'ormone dello stress viene prodotto in minore quantità, con il beneficio di un’esistenza più felice, caratterizzata da rari fenomeni di ansia e stress.
Sembra certo dunque che le coccole ricevute da piccoli rendano più forte e sicura la capacità di affrontare lo stress da grandi. Ma già nelle scienze sociali, in psicologia e in pedagogia si è sempre denunciata l’importanza dei gesti affettuosi, delle coccole e delle carezze che i bambini ricevono dai genitori. Le coccole infatti nella relazione tra due persone sono uno strumento di comunicazione reciproca: coccolare qualcuno significa riconoscerlo e farsi riconoscere, significa ascoltarlo e farsi ascoltare.
Il messaggio di amore e rispetto passa attraverso il gesto affettuoso, sia esso verbale o meno, e comporta una certa dose di emozione in una o entrambe le persone coinvolte.
Tali forme di ri-conoscimento possono essere messe in atto nei confronti di se stessi, così come degli altri. Dunque coccolare e coccolarsi è salutare. Ecco perché è essenziale che il bambino “senta” le coccole dei genitori. Il contatto fisico e le parole sono alla base del suo sviluppo psicofisico, le carezze e le cure amorevoli della mamma e del papà costituiscono un aspetto fondamentale nella crescita tanto quanto la nutrizione e il cibo.
«Il bambino ha sempre bisogno che qualcuno gli faccia le coccole, l’adulto si fa le coccole da solo e non ha bisogno di nessuno. Il genitore è l’unico capace di fare le coccole agli altri. Il bambino è come un vaso vuoto del liquido dell’amore che deve essere riempito almeno quanto basta ad amare se stesso, ovvero a diventare adulto. L’adulto infatti è un vaso riempito per buona parte del liquido dell’amore.

Le coccole possono iniziare quando ancora il nascituro è dentro la pancia della mamma. Molti psicologi consigliano alle mamme e ai papà di comunicare e parlare con il loro piccolo anche attraverso la loro voce, la musica e soprattutto le carezze, i baci e altre dolci attenzioni al pancione. Alcuni studi condotti presso l'Università di Harward (California) su 120 future mamme alle quali è stato proposto di seguire un "programma di accudimento giornaliero" del bimbo nel pancione dimostra che vi sono risultati positivi a lungo termine: una volta nato, infatti, il bimbo può essere in grado di distinguere con facilità il timbro vocale dei genitori e di calmarsi con le musiche che ha ascoltato nel corso dei nove mesi.
Chiamiamole coccole carezze, tenerezze, vezzeggiamenti. Sono loro a rendere la nostra vita meno triste, meno stressante, più felice ed equilibrata.
Perché risiede nelle coccole il segreto dell’adulto dal carattere equilibrato e sereno. E’ istintivo il bisogno di ricevere le coccole o di sentirsi coccolato, perché ci sentiamo in dovere di essere al centro dell’attenzione delle persone che amiamo o stimiamo.
Farsi coccolare è il modo più genuino di ricevere attenzioni e conferme dagli altri e di sentire che siamo importanti per loro.

Le carezze non sono solo manifestazioni fisiche del volersi bene, sono anche l’elemento emotivo e simbolico della trasmissione di rispetto e gratitudine per chi si ama. Ricevere le coccole e dare le coccole ci fa stare bene e accresce la nostra autostima e il nostro senso di sicurezza. Con le coccole ritorniamo un po’ bambini e ci ricordiamo quanto è straordinario riceverle, e anche quanto diventa importante coccolare chi ci sta intorno. Quindi coccole per sempre.

Cosa succede nella pancia???


I bambini inziano a vedere già dentro alla pancia della
mamma, almeno dal settimo mese in poi. Un recente studio ha voluto misurare la quantità di luce che passa attraverso vari tessuti corporei (muscolo e grasso) e diversi tipi di vestiti poi hanno
sviluppato un semplice modello basato sullo spessore della "pancia" della madre e sulla presenza o meno di vestiti. Questa è stata la prima ricerca in questo ambito: fino a oggi gli scienziati ritenevano che il grembo materno fosse troppo buio per permettere di vedere qualcosa.
In realtà i bambini, quando sono nella pancia della mamma, sono molto attivi e, a modo loro, riescono anche a comunicare: sono ricettivi agli odori, ai suoni e agli stimoli tattili, per esempio al
tocco della mano. E dal sesto-settimo mese, cioè quando le palpebre si separano e gli occhi si aprono, sviluppano la capacità di mettere a fuoco un punto nello spazio. Dallo studio è emerso anche che i feti sono miopi e che vedono meglio quando la luce è scarsa.
Ecco perchè i nati prematuri sono così sensibili alla luce ed è meglio non metterli in ambienti troppo luminosi.

Ehi tu..Basta un clik

Ciao a tutte=)
Volevo parlarvi di una cosa molto seria...
Lo sapevate che ancora oggi in Africa non solo molte mamme, ma anche  molti bambini muoino e questo perchè non hanno a disposizione servizi sanitari adeguati.
Varie sono le associazioni che se ne occupano tra le tante "Medici con l'Africa", che quotidianamente, con un impegno concreto e quotidiano sul campo cercano di  ridurre la mortalità materna e infantile.
Basta un click e qualche ricerca per trovare tanti piccoli enti che possono migliorare la vita di tanti bambini.